Assicurazioni, raddoppiate le truffe on line. Ecco i campanelli d’allarme
Assicurazioni auto a portata di click? Certo, ma spesso si tratta di truffe e nel 2021 l’IVASS ha segnalato 219 siti irregolari, buona parte dei quali oggi inattivi, e raccolto il doppio di denunce per truffe rispetto all’anno precedente.
Siti e portali costruiti ad arte per attirare consumatori desiderosi di risparmiare, ma anche per sembrare affidabili. Il fenomeno è talmente diffuso da avere ormai proprio un termine: il ghost broking. Ma non solo. Ad essere preoccupata è anche la Banca d’Italia che di concerto con lo stesso Istituto di Vigilanza ha in programma di rendere pubblica una white list in merito ai siti internet di intermediari assicurativi registrati.
Il meccanismo è sempre lo stesso. Condizioni vantaggiose per l’Rc auto rigorosamente on line, poi il controllo del mezzo da parte delle forze dell’ordine, la rivelazione che il mezzo non è assicurato e che il consumatore è stato truffato. Da qui la multa per il possessore dell’auto che può arrivare fino a tre mila euro e, nel caso di sinistri, l’amara scoperta di non avere alcuna copertura assicurativa.
Danni non da poco e che devono mettere sull’attenti gli utenti.
Come avviene l’aggancio
Tramite un link si viene portati in un sito gemello che sembra essere in tutto e per tutto quello ufficiale, ma non lo è. Nel caso di frodi non è raro che alla compilazione di un form online per raccogliere i dati dell’utente, seguano telefonate o messaggi whatsapp, e mail e sms. Il tutto per mantenere agganciato il truffato al quale vengono date al termine della procedura indicazioni per effettuare il pagamento che lo portano al di fuori del sito e che implicano soprattutto ricariche di carte prepagate e sistemi di trasferimento di denaro anche in modalità peer to peer.
I campanelli d’allarme
A sollevare dubbi deve essere innanzitutto il costo della polizza. Prezzi troppo bassi devono insospettire. Importante poi il metodo di pagamento: per evitare di essere rintracciabili i truffatori invitano a fare pagamenti direttamente su carte prepagate invece che su conto corrente. Importante anche il numero identificativo dell’assicuratore che deve essere per legge iscritto all’albo.
Bisogna poi sempre fare caso ai dati e i riferimenti della compagnia assicurativa (ad esempio, nominativo e sede) che devono comparire sul portale, insieme a prodotti, storia del gruppo, preventivi ecc.
Come difendersi
Innanzitutto, ricordate che ci sono strumenti come il monitoraggio dell’IVASS, la possibilità di comparare i prodotti offerti dalle compagnie e di informarsi su chi c’è dietro un sito. Controllare se esistono doppi siti per le compagnie assicurative più note. Spesso, infatti, i truffatori si nascondono dietro loghi e marchi di compagnie realmente esistenti e segni identificativi di intermediari (agenti/brokers) regolari (identità, estremi dell’iscrizione nei Registri tenuti dall’IVASS, ecc.).
Come essere certi di non essere stati truffati
Basta collegarsi al portale dell’automobilista, dove ci sono i servizi di e-government del Ministero dei Trasporti e inserire due semplici dati: la tipologia di vettura (che può essere l’auto, oppure una moto o un rimorchio) e il numero di targa.
Per fare valere i tuoi diritti, per dubbi o informazioni rivolgiti ai nostri sportelli!